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2014 – THE PHYSIOLOGY AND CLINICAL UTILITY OF ANTI-MULLERIAN HORMONE IN WOMEN

Pubblicato su: Human reproduction update

Dewailly D1, Andersen CY, Balen A, Broekmans F, Dilaver N, Fanchin R, Griesinger G, Kelsey TW, La Marca A, Lambalk C, Mason H, Nelson SM, Visser JA, Wallace WH, Anderson RA. Abstract BACKGROUND The measurement of circulating anti-Müllerian hormone (AMH) has been applied to a wide array of clinical applications, mainly based on its ability to reflect the number of antral and pre-antral follicles present in the ovaries. AMH has been suggested to predict the ovarian response to hyperstimulation of the ovaries for IVF and the timing of menopause, and to indicate iatrogenic damage to the ovarian follicle reserve. It has also been proposed as a surrogate for antral follicle count (AFC) in the diagnosis of polycystic ovary syndrome (PCOS). METHODS This paper is a summary of presentations at a European Society of Human Reproduction and Embryology campus workshop on AMH, with literature cited until September 2013. Published peer-reviewed medical literature about AMH was searched through MEDLINE and was subjected to systematic review and critical assessment by the panel of authors. RESULTS Physiologically, recent data confirm that AMH is a follicular gatekeeper limiting follicle growth initiation, and subsequently estradiol production from small antral follicles prior to selection. AMH assays continue to evolve and technical issues remain; the absence of an international standard is a key issue. The dynamics of circulating AMH levels throughout life can be split into several distinct phases, with a peak in the early 20s before a decline to the menopause, with a strong and positive correlation with non-growing follicle recruitment. There is a more complex rise during childhood and adolescence, which is likely to be more reflective of different stages of follicle development. AMH shows limited short-term variability, but the influence of states such as prolonged oral contraceptive use need to be considered in clinical assessment. There are only very limited data on relationships between AMH and natural fertility at different stages of reproductive life, and while it has a relationship to age at menopause the marked variability in this needs further exploration. AMH may be useful in assessing the need for fertility preservation strategies and detecting post-chemotherapy or surgical damage to the ovarian reserve. Long-term follow-up of patients to ascertain fully the value of post-cancer serum AMH in predicting long-term ovarian function is required. There is a linear relationship between AMH and oocyte yield after ovarian stimulation, which is of value in predicting ovarian hyperstimulation. AMH can also identify ‘poor responders’, but it seems inappropriate at present to withhold IVF purely on this basis. Women with PCOS show markedly raised AMH levels, due to both the increased number of small antral follicles and intrinsic characteristics of those granulosa cells, and this may contribute to anovulation. The value of AMH in the diagnosis of PCOS remains controversial, but it may replace AFC in the future. CONCLUSIONS For the first time in female reproductive biology, it is possible to measure the submerged part of the iceberg of follicle growth, i.e. the intrinsic, so-called ‘acyclic’ ovarian activity. An international standard for AMH and improved assay validity are urgently needed to maximize the clinical utility of this very promising biomarker of ovarian function in a large array of clinical situations, both in childhood and adulthood. KEYWORDS: anti-Müllerian hormone; antral follicle count; assay; follicle growth; ovarian reserve.

Le prestazioni svolte

Fecondazione in vitro

La FIV è una tecnica di riproduzione assistita che consiste nell'unione realizzata in laboratorio di un ovulo e di uno spermatozoo allo scopo di ottenere embrioni già fecondati da trasferire nell'utero materno.

Endocrinologia ginecologica

La funzione ovarica e mestruale della donna è estremamente delicata e risponde ad una complessa interazione tra i centri (ipotalamo-ipofisi) e la periferia (ovaio-utero).

Transfer allo stadio di blastocisti

Nella fecondazione in vitro, gli ovociti fecondati (zigoti) vengono mantenuti in laboratorio, negli incubatori, in condizioni di temperatura controllata (37°C) e atmosfera con 5% Ossigeno e 6% di Anidride Carbonica.

Infertilità

È ben noto che una considerevole percentuale di coppie incontra difficoltà nel concepimento. Si stima che il 10-15% della popolazione possa essere catalogato come infertile.

Abortività ricorrente

L’aborto spontaneo è definito come un’interruzione di gravidanza che avviene spontaneamente entro le 24 settimane di gestazione.

Isteroscopia diagnostica ed operativa

L'Isteroscopia Diagnostica è una tecnica endoscopica eseguibile in ambulatorio tramite l’isteroscopio.

Fecondazione eterologa

Per determinate condizioni cliniche, le coppie desiderose di prole devono ricorrere ai gameti (ovociti e/o spermatozoi) di donatori volontari e disinteressati per poter eseguire il proprio desiderio riproduttivo.

Preservazione della fertilità

Negli ultimi tre decenni nel mondo occidentale ha preso piede un fenomeno che rischia di avere importanti risvolti sulla natalità: la programmazione delle nascite ad un’età nettamente più avanzata rispetto al passato.

Ginecologia e ostetricia

La Ginecologia ed Ostetricia è la disciplina medica per eccellenza nella cura della Donna. Da sempre l’obiettivo di questa specialità clinica è stato prendersi cura della paziente in tute le fasi della sua vita.

Diagnosi e terapia dell'adenomiosi

Per lungo tempo la diagnosi di adenomiosi è stata limitata a valutazione anatomopatologica dopo isterectomia. Attualmente l’ecografia transvaginale è considerata la tecnica di imaging di scelta per la diagnosi con una sensibilità che varia dal 65% all'81% e una specificità che varia dal 65% al 100%9.

Esami diagnostici

Gli esami diagnostici in ginecologia ed ostetricia sono oggi molto accurati e la loro corretta esecuzione ed interpretazione sono la base per il giusto inquadramento clinico della paziente e per la più appropriata strategia terapeutica.

Terapia dei fibromi uterini

I leiomiomi uterini, più comunemente chiamati fibromi sono neoformazioni solide benigne e rappresentano la neoplasia ginecologica più frequente in donne in età fertile

Le anomalie uterine

Un arresto delle tappe organogenetiche può causare anomalie uterine e vaginali di vario grado.

Endometriosi

L’endometriosi è una patologia infiammatoria cronica, estrogeno dipendente, caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale funzionale (ghiandole e stroma) in sedi extrauterine.

Disordini del ciclo mestruale

Rappresenta il segno clinico più evidente e misurabile di maturazione puberale e nella maggior parte delle donne si verifica dopo circa due-tre anni dalla comparsa del telarca con un’età media che si attesta intorno a 12 anni e mezzo.

Inseminazione intrauterina

Una procedura di Procreazione Medicalmente Assistita di I° livello basata sulla deposizione degli spermatozoi direttamente all’interno della cavità uterina. Tale procedura viene effettuata dopo l’induzione dell’ovulazione.

Aspirazione ecoguidata ambulatoriale di cisti ovariche

La chirurgia laparoscopica rappresenta il gold standard nel trattamento della patologia ovarica benigna (cisti funzionali, cisti ovariche solide e paraovariche ed endometriosi) ed è di ausilio non solo nella stadiazione, ma anche nel trattamento della patologia ovarica maligna.

Ricanalizzazione tubarica

L’occlusione tubarica è causa di infertilità femminile nel 30% dei casi e nel 10-25% l’occlusione si localizza nel tratto prossimale della tuba (PTO) 1,2.

Hatching laser assistito

L’hatching laser assistito (LAH) è una tecnica di laboratorio che consiste nel tagliare una piccola sezione della zona pellucida (ZP).

IMSI, iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi

È una tecnica di II livello utilizzata nell’ambito della fecondazione in vitro. Si configura come variante della tradizionale ICSI, entrambe consistono nell’iniezione diretta di uno spermatozoo all’interno del citoplasma dell’ovocita.